Descrizione del progetto
La contenzione rappresenta l'intenzionale limitazione delle possibilità di movimento spontaneo ed autonomo della persona assistita, limitandone i movimenti volontari di tutto o parte del corpo attraverso l'uso di mezzi meccanici, ambientali, psicologici o farmacologici.
Può determinare ripercussioni negative sul piano psicologico sia per il paziente che per i suoi familiari e può causare danni fisici che possono esitare fino alla morte.
L’utilizzo della contenzione è diffuso per i pazienti a rischio di caduta e per quelli che interferiscono con i trattamenti terapeutici, per i pazienti con agitazione o con comportamento errante (Wandering), per i pazienti con disturbi del comportamento o con comportamenti aggressivi e per i pazienti con deficit cognitivi, per citare solo alcuni esempi fra i più diffusi (Zanetti et al., 2009).
Nella maggior parte dei casi l’utilizzo di mezzi contentivi non è disciplinato da evidenze o da linee guida, ma è dettato da scelte dei singoli professionisti attuate caso per caso, secondo le contingenze del momento (Ferrario, 2003).
Ancora oggi, l’atto della contenzione fisica è vissuto ed elaborato dagli operatori come individuale, con scarsa proceduralizzazione; i motivi possono essere ricercati nel turn-over degli operatori, nella mancata trasmissione delle esperienze vissute e nella scarsa rielaborazione all’interno dell’equipe di cura (Gulizia et al., 2008).
E’ in corso un dibattito molto forte sulla contenzione fisica, ritenuta un problema da superare o quantomeno ridurre, attraverso la diffusione di una diversa pratica assistenziale in grado di dare risposte alternative alla fragilità di alcune persone con specifici problemi di salute.
Per una rivalutazione della pratica della contenzione fisica si rende quindi necessario un cambiamento culturale, organizzativo e professionale che coinvolge l’intera organizzazione nel promuovere la cultura del no-restraint.
La formazione degli operatori è azione fortemente raccomandata e deve essere finalizzata alla revisione delle motivazioni che spingono all’utilizzo della contenzione, all’applicazione di linee guida, al miglioramento delle competenze infermieristiche per ridurre il ricorso alla contenzione attraverso strategie alternative.
Metodologia
webinar
Programma Dettagliato
21 Maggio 17.00-19.00
A) Inquadramento generale sul tema della Contenzione Fisica:
dati epidemiologici,
definizione di contenzione, classificazione dei mezzi contenitivi, danni diretti e indiretti
B) La normativa che regola la contenzione fisica;
rassegna della giurisprudenza
28 Maggio 17.00-19.00
La normativa che regola la contenzione fisica;
rassegna della giurisprudenza(parte 2)
strategie alternative alla contenzione fisica e suggerimenti per gruppi specifici di pazienti
la gestione dell’intervento contenitivo