Presentazione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari a livello mondiale raccomandando che “l’assistenza al percorso nascita garantisca una mamma e un bambino in perfetta salute con un livello di cure più basso possibile compatibile con la sicurezza”.
Nonostante l’evento nascita rientri nella maggioranza dei casi nella fisiologia, nei Paesi industrializzati è stato tendenzialmente favorito un modello clinico-organizzativo fondato prevalentemente sul contrasto ai fattori di rischio e sull’approccio
tecnologico alla patologia ostetrica.
Questo modello ha inciso positivamente sul tasso di morbosità e mortalità materno-infantile ma, nel tempo, ha determinato un approccio forse eccessivamente medicalizzato al percorso nascita.
In tal modo,
si è perso parzialmente di vista il carattere fisiologico dell’evento nascita, con il rischio di interventi assistenziali inappropriati.
E’ necessario pertanto, che l’assistenza, sia nell’accompagnamento alla gravidanza, sia al parto e al post-partum,
al puerperio e allattamento, venga modulata nel rispetto della sua natura fisiologica, sapendo cogliere e individuare la patologia da indirizzare ad un percorso medico.
In Italia, il riferimento è la Linea Guida 20 “Gravidanza Fisiologica”,
elaborata dal Sistema Nazionale per le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità in cui viene ribadito che la gravidanza e il parto sono processi fisiologici e pertanto ogni intervento assistenziale proposto deve avere benefici dimostrati ed essere
ben accolto dalla donna in gravidanza.
La stessa Linea Guida raccomanda inoltre che il modello assistenziale proposto alle donne con gravidanza fisiologica sia basato sulla presa in carico da parte dell’Ostetrica.
Il Ministero della Salute ha recentemente diffuso alle Regioni un documento che incoraggia l’adozione di soluzioni organizzative che siano in grado di rispondere ai necessari criteri di qualità e sicurezza, ma che assicurino al contempo maggiore
continuità nell’assistenza alla donna in ambito perinatale, cioè anche prima e dopo il parto.
Obiettivi formativi
- Acquisire conoscenze uniformi a tutto il gruppo ostetrico per poi avere una linea comune di intervento durante il percorso nascita ;
- Aumentare il livello di competenze del personale ostetrico;
- Ampliare il numero delle ostetriche che operano
nell’ambulatorio del Basso Rischio Ostetrico.
Requisiti
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